In uno scenario sempre più kafkiano Microsoft ha rilasciato una patch per disabilitare il fix anti Spectre di Intel che sta causando problemi su molti PC.
Se avete notato reboot inaspettati o una certa instabilità del vostro PC all’indomani dell’installazione delle recenti patch anti Spectre di Intel, c’è finalmente una soluzione. Microsoft ha infatti rilasciato un aggiornamento di emergenza che fa tornare il vostro sistema alle condizioni pre-patch per contrastare Spectre. Confusi? In effetti la situazione non è delle più chiare e limpide.
Dopo che le vulnerabilità Spectre e Meltdown erano state portate alla luce alcune settimane fa, erano seguite le prime patch correttive sia da parte di Microsoft, sia da parte di Intel. Queste ultime, così come gli aggiornamenti del BIOS da parte dei produttori di PC basati proprio su di esse, si sono però dimostrate controproducenti, causando in alcuni PC riavvii continui, instabilità generale e persino perdite di dati.
L’ultima patch di Microsoft (KB4078130) permette così agli utenti che hanno sperimentato questi problemi di disabilitare gli effetti della patch di Intel per la variante 2 di Spectre. Le note allegate alla patch di Microsoft indicano di applicare questo fix solo se il PC mostra segni di instabilità, facendo quindi capire che l’installazione è inutile in caso contrario.
È inoltre possibile, agendo sul registro di sistema, abilitare e disabilitare a piacimento gli effetti di questa patch (le istruzioni sono qui, o potete utilizzare l’apposita feature dell’utility InSpectre). In questo modo (che poi è anche lo scenario consigliato da Microsoft) si può mantenere attiva la patch fino a quando Intel non rilascerà a sua volta un fix aggiornato che non causi più i problemi di instabilità fin qui sperimentati. Quando ciò avverrà, basterà disabilitare l’ultima patch di Microsoft e trovarsi finalmente con il PC protetto contro Spectre e senza più i riavvii improvvisi e i rischi di perdite di dati.
Oltre a Microsoft anche produttori come Dell e HP stanno rilasciando nuove patch per i BIOS dei propri PC per farli tornare a una versione precedente all’aggiornamento basato sulla patch “fallata” di Intel. Insomma, una situazione a dir poco confusa e incerta tanto per i consumatori, quanto per le aziende, anche se fortunatamente, come sottolinea la stessa Microsoft, non sono ancora emersi casi di attacchi in grado di sfruttare le due vulnerabilità.